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Marketplace: anche Facebook diventa un luogo destinato al commercio

14 settembre 2017

Da metà agosto Marketplace è disponibile anche in Italia. La nuova funzionalità per il social selling di Facebook è stata lanciata nell’ottobre 2016 in 4 paesi (USA, Australia, UK e Nuova Zelanda), estesa poi a Canada, Cile e Messico, per arrivare all’ultima fase di roll out che ha riguardato 17 nazioni europee, tra le quali il nostro Paese.

Al momento qualsiasi valutazione non può che essere considerata provvisoria dato che l’applicazione verrà gradualmente aggiornata in modo da risultare nel tempo più completa, ma si può comunque tentare di evidenziarne le caratteristiche principali e alcune potenziali criticità.

Marketplace è accessibile tramite un’icona presente nella pagina principale delle app per Android, IOS e desktop, tramite la quale si accede al mercato vero e proprio dove si ricevono una serie di suggerimenti.

Come vengono “gestiti” questi suggerimenti? 

  • Marketplace è guidato da un algoritmo che traccia la nostra attività su Facebook e le nostre attività di navigazioni sul mercato, profilandoci e creando così set di annunci di vendita adattati alle nostre scelte di azione e ricerca. La profilazione e il consenso al tracciamento delle nostre attività paiono essere, ad oggi, l’unico prezzo da pagare per poter usufruire gratuitamente del Marketplace (attualmente non sono previste commissioni sulle vendite o altre formule di pagamento anche se è plausibile ipotizzare che in futuro potrà essere introdotta qualche condizione di carattere economico).
  • La nuova funzionalità del social network si propone di fornire uno spazio di vendita virtualmente illimitato dal punto di vista delle categorie merceologiche: “dall’abbigliamento alle tv e persino auto e immobili” – dichiara Facebook –  e sarà riservato solo agli utenti maggiorenni.

Ma come si posiziona Marketplace dal punto di vista dell’approccio alla vendita rispetto alla concorrenza? 

  • Sembra una piattaforma più in linea con ambienti come Subito.it   che con le più famose Amazon e Ebay. Facebook conserva la sua identità di luogo in cui sviluppare relazioni e mette a disposizione uno spazio condiviso in cui tutte le fasi di trattativa (contatto, vendita, pagamento e consegna) devono essere condotte fra privati. Sembra presentarsi a questo punto il primo problema: un ruolo così defilato di Facebook può tradursi automaticamente in minori garanzie per l’utente finale in caso di complicazioni nel processo di compra-vendita. Potrebbe essere auspicabile che la piattaforma, in futuro, si mostri disponibile ad assumersi alcune responsabilità, come già fanno i suoi illustri concorrenti.

Come appare la situazione dal punto di vista della prevenzione/repressione della vendita di materiale illegale o contraffatto? 

  • Anche da questo punto di vista possono essere evidenziate zone di luce e ombra. La piattaforma dovrebbe impedire la messa in commercio di armi, sostanze stupefacenti e altri beni illeciti, ma gli esordi non sono stati tra i più incoraggianti con migliaia di annunci capaci di bucare i controlli. La situazione appare migliorata, ma bisognerà attendere i prossimi mesi per verificare l’impatto delle verifiche sui marketplace europei. Sembra inoltre disattivata la funzionalità per la verifica della “storia” personale dei venditori: peccato, si tratta certamente di una funzionalità utile per limitare i rischi potenziali per gli utenti e tutelare i potenziali compratori. Sebbene esista infatti, la possibilità di segnalare vendite fraudolente o venditori inaffidabili, ci sembra si tratti di strumenti appena sufficienti a tutelare i consumatori e i titolari di diritti di proprietà intellettuale.

Come per ogni nuovo canale potenzialmente pronto ad un grande sviluppo, la capacità di impatto sul mercato dell’e-commerce di Marketplace dipenderà moltissimo dallo spazio che gli si vorrà riservare e dell’attenzione che la stessa azienda di Menlo Park vorrà destinargli.

Marchi e titolari di diritti di proprietà industriale avranno certamente nuove opportunità di business, ma anche un nuovo ed importante spazio da monitorare con attenzione. Non resta che osservare quali saranno gli sviluppi nel tempo.

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