Pirateria e retrogaming: StreaBit

10 luglio 2018


La pirateria è un fenomeno illegale di proporzioni rilevanti e con ripercussioni mondiali, anche nel mondo videoludico: si stimano almeno 120 milioni di dollari annui di ricavi sottratti alle software house a causa della pirateria, dati che sottostimano il fenomeno data la diffusione non essendo tratti da fonti ufficiali.
A voler fare i pirati c’è l’imbarazzo della scelta, nonostante ciò emulare illegalmente videogiochi resta un’attività poco semplice che cela insidie dietro ogni angolo (virus, malware e chi ne ha più ne metta).
E inoltre, va ribadito, è illegale.

Ecco perché dall’esigenza di poter rigiocare i titoli del passato in semplicità e la scoperta di un fenomeno che non permette a case videoludiche e sviluppatori indipendenti di veder ripagati i propri sforzi nasce StreaBit.

StreaBit è una start up italiana che ha la missione di rendere accessibile ad ogni videogiocatore, nostalgico e non, il retrogaming .
In poche parole, è una piattaforma tramite la quale fruire un’ampia libreria di grandi videogiochi del passato semplicemente con un click. Nessun emulatore da scaricare, nessun videogioco illegale: un click e sei pronto per giocare.
L’amministratore Stefano Marco Moroni spiega:

“Il modello che ispira è Spotify che, in un settore diverso dal nostro, ha combattuto e ridotto drasticamente il fenomeno della pirateria musicale offrendo un servizio comodo, economico, semplice e sicuro. La musica, cosi come i telefilm per Netflix, è ancora accessibile in maniera illegale. La comodità di trovare tutto in maniera semplice e sicura in un unica piattaforma, con piccole cifre per abbonamenti sta vincendo la battaglia contro la pirateria.
Così come il nuovo paradigma dell’accesso a favore del possesso ha portato I-Tunes stessa, e quindi Apple, a cambiare la propria value proposition a favore di abbonamenti per fruire contenuti, e non più singoli download con prezzi puntuali”.

La caratteristica più interessante del retrogaming è il suo ricrearsi continuamente: più il tempo scorre, più retrogaming si crea. Ad oggi si considera il retrogaming l’era dei grandi computer delle decadi ‘80 e ‘90, ma ci stiamo sempre più avvicinando ai giorni nostri, abbracciando sempre più generazioni.

StreaBit dà la possibilità a piccoli sviluppatori indipendenti (e non) di generare ricavi su beni in balia della pirateria. Spiegano infatti  Gabriele Arena , Chief Marketing Officer, e Laura Volontieri , Chief of Business Development:

“No, non parliamo di case dimenticate: il nostro primo partner ufficiale Dardari Multimedia , società dei mitici Dardari Bros, riceve ancora oggi decine di mail da parte di fan appassionati che richiedono loro materiale ufficiale e non riescono a giocare ai loro titoli leggendari come vorrebbero”.

Un post sui giochi di Dardari Multimedia: oltre 100 like in poche ore su Facebook, circa 40 interazioni tra condivisioni e commenti.
La pagina in pochi giorni è salita a quasi 1000 like, come la mailing list.

Riccardo Ghio , Chief Legal Officer e vero Retrogamer del team, racconta:

“Quando ho visto il commento dell’Amiga usurata dall’utilizzo mi sono ritrovato. È stata una soddisfazione vedere che dopo tanti sforzi i risultati e l’interesse sono reali e concreti. Stiamo facendo giurisprudenza in un “far west” del diritto, non togliendo niente a nessuno ma tentando di regolamentare, creando una situazione vincente per possessori di diritti e utenti”.

Conclude l’amministratore:

“Ecco perché siamo fieri di portare avanti questa battaglia insieme a FPM, perché combattere la pirateria aiuta tutti: utenti e case videoludiche ”.

Condividi

Autore: DcP 22 aprile 2025
Proprietà intellettuale, DcP entra nel gruppo AIPPI.
Autore: DcP 17 aprile 2025
Tutela della proprietà intellettuale: il presidio della rete e gli strumenti di enforcement | Seminario
Autore: DcP 6 marzo 2025
DcP partecipa al convegno "L’impatto dell’AI sulla tutela penalistica dei diritti di proprietà intellettuale e della persona – fattispecie incriminatrici e criteri di imputazione" di AIPPI.
Sanremo 2025 & AI: DcP protegge i brani in gara dalle insidie dell'intelligenza aritificiale.
Autore: DcP 10 febbraio 2025
DcP - Digital content Protection , azienda leader nella tutela nella protezione del marchio e dei contenuti online, conferma anche quest'anno l'impegno attivo nella protezione dei brani in gara al Festival di Sanremo 2025 , garantendone la sicurezza online di fronte alle nuove sfide poste dall’Intelligenza Artificiale. La manifestazione canora più importante in Italia, proprio per la sua notorietà, è infatti un obiettivo privilegiato dai pirati in violazione, ora agevolati dall’avvento dell’IA nella generazione automatica dei contenuti - inclusi i brani musicali creati utilizzando i testi ufficiali delle canzoni del Festival. Questa pratica, non ancora adeguatamente normata, pone seri rischi per l’industria musicale , tra cui la creazione di contenuti deep fake e l’uso illecito della likeness di artisti, con possibili danni alla loro immagine e alla loro proprietà intellettuale. Per contrastare tali minacce, DcP ha avviato un’intensa attività di monitoraggio sulle principali piattaforme di streaming audio e video, individuando e rimuovendo contenuti generati con l'ausilio dell’IA che violano il diritto d’autore. Solo negli ultimi giorni, infatti, l'intervento targato DcP ha portato alla rimozione di oltre un centinaio di video in violazione e alla chiusura di numerosi canali responsabili della distribuzione illecita di tali contenuti . “Sanremo rappresenta un patrimonio musicale che merita di essere tutelato da ogni forma di abuso digitale” commenta Luca Vespignani , Managing Director di DcP. “Senza un adeguato controllo, l’Intelligenza Artificiale rischia di diventare un’arma per la pirateria e il nostro impegno è volto a garantire che i contenuti ufficiali degli artisti di Sanremo rimangano protetti da utilizzi non autorizzati, preservandone il valore e l’autenticità”.
streaming
Autore: DcP 29 novembre 2024
L’operazione Taken Down della Procura distrettuale della Repubblica di Catania ha smantellato un’organizzazione transnazionale dedita all’offerta di IPTV illegali 
Autore: DcP 25 novembre 2024
Cloudflare deve interrompere la fornitura dei servizi ai siti pirata DcP al fianco di RTI ottiene un’importante vittoria davanti al Tribunale di Roma 
Autore: DcP 20 ottobre 2024
Lunedì 21 ottobre DcP si unirà al convegno coordinato dall'Avv. Daniel Fabio Di Pietro per conto della Commissione Innovazione dell' Ordine Avvocati Milano , in tema di reati nel metaverso. Al tavolo dei lavori prenderanno parte: Prof. Avv. Lucio Camaldo , Università degli Studio di Milano Bicocca; Dott. Roberto Crepaldi , GIP presso il Tribunale di Milano; Avv. Daniele Loglio , docente Università LIUC Carlo Cattaneo; Marco Signorelli , Perito informatico e Director of Strategy & Operations di DcP - Digital Content Protection. Con un saluto istituzionale di: L'Avv. Beatrice Saldarini , Consigliera dell'Ordine degli Avvocati di Milano e Presidente della commissione libertà personale e carcere; L'Avv. Giovanni Briola , Tesoriere dell'Ordine degli Avvocati di Milano; L'Avv. Enrico Giarda , Presidente della Commissione giustizia penale dell'Ordine degli Avvocati di Milano. Il convegno riconoscerà 3 crediti formativi in materia penale.
Autore: DcP 25 settembre 2024
Il futuro della proprietà intellettuale nello scenario dell’AI
Autore: DcP 22 luglio 2024
Nel contesto di una più ampia attività globale di contrasto al fenomeno dello stream ripping illegale FPM - Federazione contro la Pirateria Musicale e Multimediale ha ottenuto un importante risultato contro 6 noti siti di stream ripping , bloccati da AGCOM dopo le notifiche di FPM su mandato delle case discografiche e di IFPI.
Autore: DcP 5 giugno 2024
La protezione dei diritti connessi | Webinar
Show More