21 indagati e il blocco di IPTV e siti di streaming illegale che servivano diverse migliaia di utenti: è il risultato dell’operazione coordinata dalla DDA della Procura di Catania ed eseguita dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale.
L’associazione criminale, organizzata in modo gerarchico secondo ruoli distinti e con promotori distribuiti sul territorio nazionale ed estero, metteva a disposizione i palinsesti live e i contenuti on demand delle principali pay tvitaliane (Sky, Dazn, Mediaset) e ha raccolto proventi - derivanti dagli abbonamenti illegali e dalla pubblicità sui siti - per un ammontare di diversi milioni di euro l’anno.
L’operazione è stata condotta con molteplici perquisizioni in diverse regioni italiane e sono numerosi i reati contestati: oltre alla violazione della legge sul diritto d’autore, gli indagati dovranno infatti rispondere del reato di associazione a delinquere a carattere transnazionale, di frode informatica e di accesso abusivo a sistemi informatici.
L’operazione ha colpito duramente soprattutto il fenomeno della diffusione illecita di eventi sportivi in diretta, proprio nel momento in cui la discussione sull’implementazione della nuova legge sul diritto d’autore è giunta alla fase finale. In vigore dallo scorso luglio, la legge consente di bloccare i siti illegali che diffondono eventi sportivi live in un tempo massimo di mezz’ora.
Il tavolo tecnico di Agcom, di cui FPM è parte integrante, si è riunito in convocazione plenaria il 14 dicembre e ha definito gli ultimi aspetti operativi della norma che dovrebbero consentirne la piena operatività a partire dal mese di febbraio. La legge prevede anche la possibilità di intervenire su diversi fenomeni di violazione e che riguardano altri settori industriali, come musica e cinema; i dettagli operativi per l’intervento su questi settori saranno comunicati con apposito regolamento di Agcom in tempi brevi.