È stata una sentenza storica , quella emessa dal Tribunale di Milano sul tema della tutela dei contenuti sul web: con l’ordinanza del 12/04/2018 ha infatti ordinato la cessazione del download delle riviste del Gruppo Mondadori dal sito italiashare.info, in un’operazione che ha visto la collaborazione attiva di DcP e dell’avvocato Alessandro La Rosa dello studio Previti. Ma non solo: la sentenza prevede l’arresto del download anche per i futuri siti alias , cioè tutti quei siti riportanti la stessa violazione, sia con domini di primo livello (ad esempio da .net a .org ) sia di secondo livello con nomi diversi.
“Con questa sentenza, il Tribunale di Milano ha stabilito un principio rivoluzionario che avrà grande impatto nell’attività di tutela della proprietà intellettuale. Non sarà più necessario, infatti, l’intervento del giudice per estendere l’inibitoria ai siti alias di portali già oggetto di una decisione del Tribunale. Sarà sufficiente una segnalazione del titolare dei diritti agli ISP perché questi si devano prontamente attivare per impedire l’accesso al sito alias. Grazie a questa decisione, sarà sempre più difficile per i siti pirata tentare di aggirare le misure di inibizione all’accesso imposte dalle autorità giudiziarie o amministrative” commenta Luca Vespignani , DcP Managing Director.
Il Giudice ha infatti ordinato agli ISP, “nella loro qualità di fornitori di accesso alla rete, di adottare le più opportune misure tecniche al fine di impedire, ai destinatari dei rispettivi servizi, l’accesso al portale che mette a disposizione del pubblico i medesimi contenuti illeciti oggetto del presente procedimento e relativi ai Periodici, sia attraverso il nome di dominio Italiashare.net che attraverso i siti “alias”, raggiungibili attraverso qualsiasi nome a dominio, entro il termine massimo di dieci giorni lavorativi dalla ricezione (a mezzo PEC o raccomandata a.r.) della specifica segnalazione delle violazioni denunciate dalla ricorrente”.
Già in data 24/07/2017 il Tribunale aveva impedito l’accesso al portale dasolo.online, includendo tutti i siti web con il dominio dasolo , ma l’intervento giudiziale era stato reso vano dalla modifica del dominio in italiashare , ora finalmente messo a tacere.
In questo modo in futuro sarà difficile per gli ISP pretendere un nuovo ordine del Giudice in presenza di violazioni già accertate con precedenti ordini inibitori.
Tale decisione riprende i principi della giurisprudenza comunitaria sul ruolo degli operatori economici, ribadendo il ruolo di tali soggetti come intermediari quando prestano un servizio per violare diritti di proprietà intellettuale, confermando dunque i principi espressi dalla c.d. direttiva Enforcement a tutela del diritto d’autore, recentemente oggetto di apposita comunicazione della Commissione Europea.
Qui maggiori dettagli.